Step by step - Inclusione attiva

Introduzione

Il progetto “Step by step” intende promuovere l’avvio di percorsi di inclusione attiva e di avvicinamento al mondo del lavoro per persone che per definizione sfuggono a categorizzazioni nette ed univoche e vengono  genericamente individuate nell’area della grave emarginazione. Rientrano nel nostro target persone che sono rimaste escluse dal reddito di cittadinanza, disoccupati che hanno perso il lavoro a causa dell’emergenza sanitaria, utenti con problematiche economiche e/o familiari, che presentano situazioni di isolamento sociale, coloro che hanno avuto un passato di dipendenze, di disturbi psichici socialmente invalidanti spesso non diagnosticati, o che sono stati dimessi dagli istituti penitenziari.

Il progetto si articola in 4 fasi:

  • Lettura del bisogno (dopo la ricezione delle segnalazioni vengono fatti dei colloqui direttamente con gli utenti per conoscere i loro bisogni)
  • Lettura multidisciplinare (lettura dei bisogni in tutte le sue forme)
  • Integrazione di saperi (valutazioni durante il tavolo di discussione)
  • Costruzione di percorsi di inclusione efficace

E’ fondamentale creare una serie di servizi in grado di intercettare i bisogni e offrire risposte concrete ad essi.

Approfondimenti

Obiettivi principali
  • Incrementare le competenze lavorative e professionali per le persone con fragilità individuate con specifici percorsi e work experience
  • Sostenere il percorso d’inclusione delle persone coinvolte
  • Sensibilizzare i datori di lavoro attraverso attività di scouting
  • Aumentare ove possibile, l’occupabilità anche attraverso percorsi di avvicinamento al mondo del lavoro per persone particolarmente vulnerabili
Target e soggetti coinvolti

Target 

  • Uomini, ultra cinquantenni, che per diversi motivi sono esclusi dal mercato del lavoro, (bassa scolarizzazione, età che rende difficile la riqualificazione, difficoltà/impossibilità di spostarsi dal proprio paese, in quanto non automuniti e scarsamente motivati a uscire dal proprio contesto, in quanto privi di relazioni sociali, problematiche psichiatriche non sempre diagnosticate, difficilmente agganciabili ai servizi pubblici ai fini di una certificazione e diagnosi). Queste persone per ragioni culturali trovano nel lavoro e nell’occupazione una modalità di realizzazione significativa e socialmente riconosciuta dalla comunità di appartenenza
  • Donne disoccupate o inoccupate con scarse competenze ed esperienze di lavoro, che necessitano di un’integrazione al reddito familiare, ma che non hanno esperienze di lavoro spendibili (per es. casalinghe con figli grandi). Rispetto al target femminile l’avvio sperimentale in alcune comunità di azioni di custodia sociale all’interno delle piccole comunità ha valorizzato il loro ruolo e favorito le relazioni sociali inclusive rispetto ai soggetti anziani fragili, che sono numerosissimi sul nostro territorio
  • Giovani che non hanno concluso il percorso di studi in uscita e che non sono in possesso di qualifica o diploma dai percorsi di istruzione e che non possiedono competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro

Soggetti coinvolti 

  • Ambito di Bergamo (ente capofila)
  • Valle Brembana
  • Valle Imagna – Villa D’Almé
  • Consorzio Mestieri Lombardia
  • Centro servizi aziendali Coesi
  • Azienda bergamasca formazione (ABF)
  • Associazione formazione professionale San Vincenzo
  • Enaip Bergamo
  • Fondazione Et Labora
  • Consorzio Ribes
  • Consorzio territoriale Sol.Co Città Aperta
Azioni principali
  1. Costituzione di tavoli di lavoro con gli enti ed di recente di un’équipe educativa
  2. Cabina di regia provinciale
  3. Lettura dei casi e relative prese in carico
  4. Progetti individualizzati (lettura bisogno lavorativo- bilancio competenze- accompagnamento educativo specializzato-tutoraggio- corsi formazione -tirocini -scouting aziendale -accompagnamento al lavoro)
Impatto del Covid sul progetto

Il progetto “Step by step” sta interessando, seppur in maniera minoritaria rispetto al complesso delle persone prese in carico, alcune situazioni di vulnerabilità diventate evidenti in conseguenza alla fase pandemica. Si tratta di profili professionali legati agli ambiti più colpiti dai lockdown (p.e. ristorazione e servizi allo spettacolo).

Il covid ha costretto lo svolgimento del lavoro degli operatori soprattutto on-line senza però generare troppe difficoltà.

Rispetto alla presa in carico individuale è stato più complesso sia per le malattie -quarantene dei destinatari sia per la partenza dei corsi di formazione che non è stato possibile fare on-line (laboratori,..) sia alcune indisponibilità di enti ospitanti per tirocinio

Previsioni e obbiettivi per il futuro

Quali scenari intravedono nel prossimo futuro rispetto al target/tema del progetto? 

E’ sicuramente una tematica che deve essere presidiata dove devono essere consolidate competenze specifiche per la presa in carico di soggetti così fragili cercando di agire in maniera sinergica con i territori e i servizi dedicati. 

Mancano realtà dove si possono sperimentare percorsi di inclusione, non c’è un sistema integrato, dotato di modalità e strumenti condivisi, funzionali alla gestione degli utenti più vulnerabili.  

E’ fondamentale sostenere le famiglie nel percorso di uscita dalla situazione di esclusione sociale anche attraverso la ricerca di un lavoro.

Quali obiettivi/priorità futuri per le politiche e la programmazione zonale?

E’ fondamentale implementare e potenziare la collaborazione tra i soggetti pubblici e privati, affinché, attraverso il lavoro in équipe multidisciplinare, si possano valutare le competenze lavorative dei beneficiari in età lavorativa (bilancio delle competenze, orientamento,..), le motivazioni, gli sbocchi professionali, le eventuali necessità formative, predisponendo un progetto personalizzato che permetta la ricerca attiva del lavoro e ne garantisca, al contempo, la conciliazione con i tempi familiari e di cura anche in considerazione del fatto che, quanto è accaduto in questi ultimi mesi, ha cambiato considerevolmente gli equilibri nei sistemi familiari. 

Inoltre, va costruita e implementata la collaborazione con i servizi specialistici e i servizi dei territori cercando di intercettare in modo più strutturato il mondo del lavoro (associazioni di categoria, confindustria, agenzie interinali) al fine di integrare l’offerta degli enti formativi e degli enti accreditati per il lavoro e quello della cooperazione da sempre più attenta ai bisogni lavorativi dei destinatari di questa progettualità.

Ultimo aggiornamento: 15/07/2022 16:13.37