Smart Housing

Introduzione

Smart Housing è un insieme di appartamenti diffusi in tutta la città di Bergamo, gestiti da diversi Enti Erogatori accreditati con l’Ambito, dove le persone con disabilità cognitive e necessità complesse, di diverso ordine e grado, possono sperimentare momenti di autonomia o inserirsi in realtà residenziali stabili, a seconda del Progetto di Vita di ciascuno ed in linea con le aspettative dei caregivers primari.

Approfondimenti

Obiettivi principali

La mission principale del progetto è di supportare le persone con fragilità medio-lieve e le loro famiglie ad intraprendere nuovi stili di vita prima che i caregivers di riferimento siano troppo fragili per erogare l’assistenza necessaria o vengano a mancare. In particolare, l’intento è di garantire la possibilità a poter intraprendere percorsi funzionali ad una vita Autonoma Indipendente anche per coloro che non hanno le caratteristiche di gravità previste dal Dopo di Noi (Legge 22/06/2016, n. 112).

Soggetti coinvolti

Il progetto vede coinvolti diversi attori quali: l’Ambito, Enti del terzo settore, varie associazioni e diversi servizi cittadini. La governance è in capo all’Ambito; il terzo settore declina gli interventi.

Azioni principali

Nel rispetto delle individualità, Smart Housing è strutturato in maniera diversa nei differenti contesti a seconda degli obiettivi e delle abilità residue degli Ospiti. Le macro-azioni di progetto condivise da tutte le realtà accreditate sono:

  1. L’apprendimento ed il potenziamento delle abilità funzionali ad una Vita Indipendente
  2. Innescare e potenziare processi di separazione ed individuazione degli Utenti rispetto al contesto familiare di origine
  3. Concretizzare l’inserimento in contesti residenziali stabili
Obiettivi raggiunti e impatto del Covid sul progetto

Obiettivi raggiunti

La compliance culturale fra i Servizi Sociali ed i fruitori dei servizi stessi è stata pienamente raggiunta come dimostra l’aumento da 9 a 17 realtà abitative coinvolte nell’erogazione dei Servizi. Restano aperte le criticità relative al sostentamento economico e la gestione dell’aumento delle domande.

Impatto del Covid sul progetto

Durante il periodo emergenziale gli interventi sono stati “congelati”, limitandosi a sostenere i progetti che già si erano concretizzati in un inserimento residenziale. Tuttavia, l’impatto che la pandemia ha avuto sui caregivers anziani e la conseguente sensazione di fragilità da parte degli Utenti e delle loro famiglie, ha accelerato notevolmente il processo culturale funzionale alla separazione e, conseguentemente, ha portato ad un incremento delle richieste per poter sperimentare momenti di vita in autonomia.

Previsioni e obbiettivi per il futuro

Scenari che si intravedono nel prossimo futuro rispetto al target/tema del progetto

La possibilità di abitare in autonomia per Utenti con disabilità medio-lievi è una risposta consolidata e sostenibile. L’iter procedurale e la maturazione del contesto culturale in cui si inserisce fanno prevedere un aumento della richiesta, un abbassamento dell’età di accesso ed un auspicabile contenimento dei costi di progetto.

Quali obiettivi/priorità futuri per le politiche e la programmazione zonale

Ad oggi, rimangono da strutturare ed implementare appartamenti palestra o residenziali dedicati alle persone con fragilità psichiatriche medio-lievi. Le Misure nazionali dedicate alla disabilità hanno di fatto trascurato lo sviluppo di processi dedicati a questo target di utenza e del personale formale che se ne occupa. Pur avendone bisogno, entrambi si trovano impreparati sia dal punto di vista formativo che dell’implementazione dei servizi.

Ultimo aggiornamento: 15/07/2022 14:48.24