Migr@menti

Introduzione

Il progetto Migr@menti, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione 2014-2020 (FAMI), è un progetto biennale (15/05/2020 - 30/06/2022) che nasce per favorire la messa a sistema dei servizi dedicati alle persone di origine straniera con disagio mentale e/o con patologie legate alla dipendenza su scala provinciale, intervenendo sulla logica dell’integrazione dei servizi e del potenziamento di competenze specifiche negli operatori presenti all’interno delle filiere di servizi. Migr@menti si struttura su base provinciale coinvolgendo l’intera platea dei servizi sociali e sanitari e si articola sui 3 distretti ATS, che corrispondo al territorio delle 3 relative Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST). Il Comune di Bergamo è capofila del progetto.

Approfondimenti

Obiettivi principali

Ottimizzare la capacità del sistema socio-sanitario di rispondere in maniera tempestiva ed adeguata ai bisogni emergenti della popolazione straniera regolarmente presente sul territorio bergamasco relativamente alla salute mentale e alle dipendenze, permettendo una più efficace lettura dei bisogni particolari con un conseguente miglioramento degli interventi erogati, grazie anche all’integrazione tra la dimensione sanitaria e quella sociale degli interventi.

Target e soggetti coinvolti

Target

Tre macro-categorie:

  • Migranti presenti da lungo periodo sul territorio nazionale con un discreto livello di integrazione nel tessuto socio-economico locale e con disagio mentale o problemi di dipendenza
  • Stranieri di recente ingresso in Italia provenienti da percorsi migratori complessi e traumatici e inseriti in percorsi di protezione internazionale che spesso manifestano problemi di natura psicologica
  • Persone straniere in condizione di grave emarginazione spesso senza dimora con un bisogno plurimo

Le azioni di formazione e di messa a sistema sono invece rivolte a:

  • Personale pubblico o professionisti impegnati presso le aziende socio-sanitarie (medici, psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali)
  • Personale pubblico o del Terzo Settore incaricato attraverso appalti/coprogettazioni e impegnato presso i Comuni e gli Ambiti Territoriali (responsabili servizio, assistenti sociali, educatori, psicologi, mediatori, altro personale tecnico)
  • Personale privato impegnato presso il Terzo Settore e gli enti ecclesiastici (educatori, psicologi, mediatori, responsabili servizio)

Soggetti coinvolti

  • Comune di Bergamo - Ente capofila (Bergamo centro - Ambito di Bergamo)
  • Azienda speciale consortile Risorsa Sociale Gera d’Adda (Bergamo Ovest - Ambito di Treviglio)
  • Consorzio Servizi della Val Cavallina (Bergamo Est - Ambito della Val Cavallina)
  • ASST Papa Giovanni XXIII
  • ASST Bergamo Est
  • ASST Bergamo Ovest • ATS Bergamo
  • ATS Brianza
  • Consorzio Sol.Co Città Aperta
  • Associazione Diakonia Onlus
  • Università degli Studi di Bergamo
Azioni principali
  1. Costituzione di equipe multidisciplinari su base distrettuale, quale luogo di valutazione e di confronto tra i servizi sui casi. L’equipe opera ai fini della strutturazione di un sistema stabile di valutazione multidisciplinare e della individuazione condivisa di linee guida e prassi operative, con la successiva formalizzazione in protocolli (avvalendosi del supporto dell’Università di Bergamo)
  2. Costituzione di una cabina stabile di regia provinciale per favorire il consolidamento delle relazioni territoriali tra tutti gli stakeholder interessati
  3. Azione complessa di formazione volta ad aumentare le competenze del personale impiegato a diverso titolo nei servizi e a sviluppare specifiche attenzioni culturali e antropologiche nelle equipe di lavoro
  4. Azione Strada (Caritas), la quale prevede il potenziamento delle tre unità di strada impegnate nel settore della grave emarginazione
  5. Ricerca condotta dall’Università di Bergamo che prevede:
    • Ricerca epidemiologica in collaborazione con ATS per la mappatura dei servizi (mappatura n° accessi per territorio e tipo di servizio, in base anche alla diagnosi)
    • Ricerca qualitativa, attraverso il ricorso a narrazioni e attività osservative, per identificare i bisogni della rete e fornire dati complementari a quelli che emergeranno nelle equipe
    • Supporto alla definizione delle prassi operative che potranno accompagnare il proseguimento delle attività delle equipe multidisciplinari una volta terminato il progetto
Impatto del Covid sul progetto

Il progetto ha avuto un ritardo nell’avvio delle azioni, motivo per il quale ha ottenuto una proroga da parte dell’Autorità di gestione (Ministero dell’Interno). Molte delle attività sono state riprogrammate in modalità virtuale, soprattutto per quanto riguarda le attività formative. Sicuramente il Covid ha contribuito a rendere più complessa la gestione del progetto, non potendo realizzare molte azioni in presenza.

Previsioni e obbiettivi per il futuro

Scenari che si intravedono nel prossimo futuro rispetto al target/tema del progetto

Trattandosi di un progetto sperimentale, l’obiettivo è quello di riuscire a integrare nel sistema quanto si sta realizzando con le equipe distrettuali. Al termine del progetto si vuole definire un modello che possa facilitare il confronto tra il sistema sociale e il sistema sanitario rispetto alla gestione dei casi di persone straniere con problemi di salute mentale/dipendenze.

Quali obiettivi/priorità futuri per le politiche e la programmazione zonale

  • Rafforzare le competenze degli operatori che si trovano ad affrontare le questioni migratorie
  • Rafforzare la capacità di lavoro congiunto sui temi migratori tra la dimensione sociale e quella sanitaria
  • Promuovere una gestione multidisciplinare e di rete della casistica portatrice di una particolare complessità, quale la persona straniera con problemi di salute mentale
Ultimo aggiornamento: 15/07/2022 15:43.13