FA.MI.RE.DO

Introduzione

Il progetto FA.MI.RE.DO., finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione 2014-2020 (FAMI), è un progetto biennale (15/05/2020 – 30/06/2022) che nasce per qualificare il sistema di offerta di servizi socioassistenziali rivolti alla popolazione straniera su una parte del territorio della provincia di Bergamo, formato da 43 Comuni organizzati su 3 Ambiti territoriali (Ambito di Bergamo, Ambito di Dalmine, Ambito Val Cavallina). Il Comune di Bergamo è capofila del progetto.

Approfondimenti

Obiettivi principali

L’obiettivo del progetto è superare il divario tra mutamenti dell’utenza e capacità di presa in carico dei servizi del territorio, lavorando sulla conoscenza e comprensione degli aspetti specifici e complessi che connotano i fenomeni migratori e la loro evoluzione dal punto di vista psico-sociale e culturale, ma anche sulle inerzie organizzative, le tendenze alla standardizzazione, nonché intervenendo su un patrimonio storico relativamente limitato di ricerca, didattica e pratica professionale con utenti non autoctoni.

Target e soggetti coinvolti

Target

I destinatari finali sono i cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale, ivi compresi i titolari di protezione internazionale sussidiaria e umanitaria. Sono inoltre target del progetto gli operatori degli ambiti distrettuali e dei servizi sociali comunali coinvolti che si occupano dei servizi di tutela minori e di housing, del segretariato sociale, nonché gli operatori che si occupano di servizi per gli immigrati nei vari enti (mediatori, operatori della scuola e formatori, referenti per i servizi di alloggio, volontari ecc.).

Soggetti coinvolti

  • Comune di Bergamo – Ente capofila (Ambito di Bergamo)
  • Consorzio Servizi della Val Cavallina (Ambito della Val Cavallina)
  • Comune di Dalmine (Ambito di Dalmine
  • Consorzio Sol.Co Città Aperta
  • CESVI Onlus
Azioni principali
  1. Creazione di un Nucleo di Coordinamento tra gli Ambiti, che permetta il Potenziamento delle competenze interculturali dei 3 Servizi Minori e Famiglia sovracomunali coinvolti rispetto al sostegno alla genitorialità di nuclei familiari di origine straniera con minori e in carico ai servizi
  2. Intervento sulla formazione e sull’aggiornamento degli operatori, ai fini di qualificare al meglio le reti territoriali di presa in carico e supporto delle famiglie straniere in situazioni di fragilità e dei nuclei monoparentali con minori a carico. In questo contesto si prevede di realizzare specifici moduli formativi all’approccio interculturale rivolti ad educatori e assistenti sociali dei servizi di tutela minori e dei comuni, operatori dei servizi socio-sanitari (consultori, neuropsichiatria infantile, pediatri, etc.), e insegnanti. Il piano formativo ha l’obiettivo di migliorare la valutazione dei singoli casi
  3. Potenziamento della rete di servizi sociali e di accoglienza. Le azioni previste hanno come obiettivo il rafforzamento in chiave interculturale dei servizi socio-assistenziali e sociosanitari già attivi nei territori dei 3 Ambiti. Le azioni di rafforzamento riguardano da un lato la capacità dei servizi di comunicare e di promuovere l’accesso ad opportunità presenti nel territorio che hanno caratteristiche di tipo preventivo e di socializzazione, dall’altro il potenziamento di interventi rivolti a soggetti fragili o già presi in carico da servizi specialistici. I servizi di presa in carico di minori e famiglia e quelli legati alla scuola saranno inoltre potenziati con la presenza di un servizio di mediazione linguistico culturale che, quando necessario, faciliti la comprensione reciproca tra famiglia ed operatori
  4. Sperimentazione di azioni innovative volte a rinforzare la capacità dei servizi socio-assistenziali coinvolti di affrontare le situazioni di bisogno specifico dei destinatari indiretti dell’intervento. 5 in particolare le sperimentazioni:
    • Attivazione di Peer tutoring, il cui scopo è la stabilizzazione di un supporto “tra pari” che possa sostenere la buona riuscita del percorso formativo dei tutorati e li accompagni nel percorso di integrazione territoriale tramite l’aiuto dei tutor
    • Costruzione di Silent book, legati a tematiche di particolare delicatezza riconducibili all’educazione alla genitorialità e utilizzabili con famiglie di origine straniera con minori in presenza di gravi vulnerabilità, oltre che a supporto di alcuni percorsi di alfabetizzazione per studenti NAI. - Sperimentazione del Mentoring, visto come una nuova modalità di accompagnamento e formazione che si realizza tra una figura più esperta e positiva, il mentor, e una più fragile o con minore esperienza, il mentee. Cesvi intende ampliare l’attività di mentoring già in corso di sperimentazione nel Comune di Verdellino, estendendola ad altri nuclei familiari di origine straniera particolarmente vulnerabili, residenti nell’Ambito territoriale di Dalmine
    • Introduzione della figura del Mediatore Territoriale per entrare in contatto con le famiglie di origine straniera in situazione di fragilità. La figura si occuperà di rilevare il bisogno nel territorio, effettuare una prima valutazione della situazione ed accompagnare verso la presa in carico del servizio competente. Si prevedono 3 figure di mediatore territoriale, una per ogni Ambito territoriale
    • Attivazione dei laboratori di Cittadinanza, su 3 filoni:
      • Informativi e orientativi
      • Pratici/aggregativi/ricreativi
      • Di narrazione e di riflessione
Impatto del Covid sul progetto

Il progetto ha avuto un ritardo nell’avvio delle azioni, motivo per il quale ha ottenuto una proroga da parte dell’Autorità di gestione (Ministero dell’Interno). Molte delle attività sono state riprogrammate in modalità virtuale, soprattutto per quanto riguarda le attività formative. Sicuramente il Covid ha contribuito a rende più complessa la gestione del progetto, non potendo realizzare molte azioni in presenza.

Previsioni e obbiettivi per il futuro

Scenari che si intravedono nel prossimo futuro rispetto al target/tema del progetto

Trattandosi di un progetto sperimentale, l’obiettivo è quello di riuscire a integrare nel sistema quanto si sta realizzando con il progetto. In particolare, risulta importante rafforzare il coordinamento tra i servizi del primo livello di accoglienza (segretariato sociale) con i servizi di secondo livello relativi al lavoro, all’alloggio, alla scuola, alla formazione, alla salute, agli obblighi legali e documentali, che, pur non costituendosi necessariamente come servizi aggiuntivi e distinti da quelli per i cittadini italiani, devono essere in grado di intervenire in modo specialistico e mirato sull’utenza straniera. Risulta inoltre importante riuscire a intervenire rafforzando nel suo complesso il coordinamento territoriale sul tema delle persone con background migratorio.

Quali obiettivi/priorità futuri per le politiche e la programmazione zonale

  • Rafforzare le competenze degli operatori che si trovano ad affrontare le questioni migratori
  • Ampliare la capacità del sistema nel saper rispondere ai diversi bisogni di cui i cittadini stranieri si fanno portatori
  • Favorire il coordinamento sul territorio tra le realtà pubbliche e del privato sociale che lavorano con i cittadini stranieri
Ultimo aggiornamento: 15/07/2022 15:22.20